Dipinto "Isola Ferdinandea" del maestro Franco Accursio Gulino

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Descrizione

Valore commerciale: 3000€


C'è un filo rosso che lega Franco Accursio Gulino all'isola Ferdinandea: l'artista di Sciacca ha sempre considerato la piccola isola, nata all'improvviso e scomparsa esattamente nello stesso modo, nel mare a 16 miglia da Sciacca, come una terra estrema, "pensante". Un vero simbolo di libertà. Da quel lontano 1831, quando quel lembo di terra apparve al largo della costa siciliana e catturò subito l'attenzione dei potenti (per poi affondare con leggerezza, irridendo chiunque avesse mai pensato di possederla), scrittori, pescatori, artisti si sono innamorati di Ferdinandea. Da qui Gulino ha iniziato la sua ricerca, che dura ormai da quarantacinque anni.


Le opere di Franco Accursio Gulino sono esposte in mostre nazionali e internazionali e sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private.


Franco Accursio Gulino è un artista eclettico: pittore, poeta, regista. Spinto da una vera e propria "necessità" e alimentato da un'energia che lo spinge a dipingere febbrilmente, giorno e notte, nella sua casa-studio di Sciacca, dove sono accatastate centinaia di opere - dipinte su tele, assi, vecchie porte, finestre, cartoni e manifesti pubblicitari - in un'irrefrenabile necessità di espressione. Ogni superficie diventa un libro su cui scrivere un capitolo formale, ricollegando un frammento di un discorso in corso. Gulino ama procedere per capitoli, rivisitando opere compiute e reinterpretandole, dando loro la possibilità di rinascere.


Franco Accursio Gulino [Sciacca, 1949] ha studiato a Palermo, ha conseguito l'abilitazione all'insegnamento e ha vissuto e lavorato tra Milano e Ferrara prima di decidere di tornare in Sicilia. Oggi divide il suo tempo tra Sciacca e Roma. La sua serie di opere dedicate all'isola di Ferdinandea ha ottenuto riconoscimenti internazionali, guadagnandosi un articolo sull'Herald Tribune nel marzo 2000. Nel 1997 ha tenuto una mostra personale a New York, Design and the Embalmer, presentata da Gioacchino Lanza Tomasi all'Istituto Italiano di Cultura. L'anno successivo ha esposto all'Art Gallery del Brooklyn College e alla Allen Priebe Gallery nel Wisconsin.


Nel 1999 ha tenuto la mostra personale In/Out ai Cantieri Culturali della Zisa di Palermo e nel 2003 ha esposto In medio stat virtus alla Fondazione Orestiadi di Gibellina, seguita da Tabularium al Piccolo Teatro di Milano per il "Concerto a 10 voci per l'Europa", celebrando l'ingresso di nuovi paesi nell'Unione Europea. Nel 2011 inaugura Camminanti a Nairobi, in Kenya, un progetto che riflette le storie di migranti, rifugiati e viaggiatori in trasformazione, un tema a cui Gulino dedica la sua arte da oltre due decenni.


Dall'inizio degli anni Novanta, Gulino ha lavorato a un importante ciclo di oltre 150 opere dedicate a Pier Paolo Pasolini, dando vita a numerose mostre e scenografie per P.P.P. Siamo tutti in pericolo, diretto da Daniele Salvo (messo in scena a Torino, Milano, Roma). Nel 2014, la sua mostra personale Clandestini. Passano all'asta i sogni, a cura di Laura Anello, si è tenuta nelle carceri dello Steri di Palermo. Nel 2015, Memorie. Ritratto d'artista, a cura di Paola Nicita, è stata presentata a Palazzo Ziino di Palermo. Nel 2017, ha partecipato a Imago Mundi. Rotte Mediterranee nell'ambito della Biennale Arcipelago Mediterraneo di Palermo.


Dal 2019 Gulino espone a St. Moritz, Monte Carlo, Gibellina e alla Saatchi Gallery di Londra per la StART Art Fair London. Nel 2021 la sua opera Passano all'asta i sogni è stata inserita nella collezione del Presidente della Repubblica al Quirinale. Nello stesso anno riapre lo Spasimo di Sciacca con Domus, a cura di Laura Anello e Anthony Francesco Bentivegna, nell'ambito del festival Le Vie dei Tesori. A marzo 2022 torna allo Spasimo per il Festival FerdinanDea e la sua mostra personale Ferdinandea. Lo studio del pensiero. Su Gulino sono stati realizzati documentari e video d'arte e le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private, sia nazionali che internazionali.


Caratteristiche tecniche:

  • Dimensioni: 43x30 cm
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C'è un filo rosso che lega Franco Accursio Gulino all'isola Ferdinandea: l'artista di Sciacca ha sempre considerato la piccola isola, nata all'improvviso e scomparsa esattamente nello stesso modo, nel mare a 16 miglia da Sciacca, come una terra estrema, "pensante". Un vero simbolo di libertà. Da quel lontano 1831, quando quel lembo di terra apparve al largo della costa siciliana e catturò subito l'attenzione dei potenti (per poi affondare con leggerezza, irridendo chiunque avesse mai pensato di possederla), scrittori, pescatori, artisti si sono innamorati di Ferdinandea. Da qui Gulino ha iniziato la sua ricerca, che dura ormai da quarantacinque anni.


Le opere di Franco Accursio Gulino sono esposte in mostre nazionali e internazionali e sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private.


Franco Accursio Gulino è un artista eclettico: pittore, poeta, regista. Spinto da una vera e propria "necessità" e alimentato da un'energia che lo spinge a dipingere febbrilmente, giorno e notte, nella sua casa-studio di Sciacca, dove sono accatastate centinaia di opere - dipinte su tele, assi, vecchie porte, finestre, cartoni e manifesti pubblicitari - in un'irrefrenabile necessità di espressione. Ogni superficie diventa un libro su cui scrivere un capitolo formale, ricollegando un frammento di un discorso in corso. Gulino ama procedere per capitoli, rivisitando opere compiute e reinterpretandole, dando loro la possibilità di rinascere.


Franco Accursio Gulino [Sciacca, 1949] ha studiato a Palermo, ha conseguito l'abilitazione all'insegnamento e ha vissuto e lavorato tra Milano e Ferrara prima di decidere di tornare in Sicilia. Oggi divide il suo tempo tra Sciacca e Roma. La sua serie di opere dedicate all'isola di Ferdinandea ha ottenuto riconoscimenti internazionali, guadagnandosi un articolo sull'Herald Tribune nel marzo 2000. Nel 1997 ha tenuto una mostra personale a New York, Design and the Embalmer, presentata da Gioacchino Lanza Tomasi all'Istituto Italiano di Cultura. L'anno successivo ha esposto all'Art Gallery del Brooklyn College e alla Allen Priebe Gallery nel Wisconsin.


Nel 1999 ha tenuto la mostra personale In/Out ai Cantieri Culturali della Zisa di Palermo e nel 2003 ha esposto In medio stat virtus alla Fondazione Orestiadi di Gibellina, seguita da Tabularium al Piccolo Teatro di Milano per il "Concerto a 10 voci per l'Europa", celebrando l'ingresso di nuovi paesi nell'Unione Europea. Nel 2011 inaugura Camminanti a Nairobi, in Kenya, un progetto che riflette le storie di migranti, rifugiati e viaggiatori in trasformazione, un tema a cui Gulino dedica la sua arte da oltre due decenni.


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